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Conivaptan nel trattamento dell’iponatriemia


Il trattamento dell’iponatriemia, specialmente iponatriemia euvolemica ed ipervolemica, si è modificato con lo sviluppo di farmaci che agiscono come antagonisti del recettore della vasopressina.
Questi farmaci aumentano l’escrezione renale di acqua senza soluto ( acquaresi ).

L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Conivaptan ( Vaprisol ), un antagonista del recettore della vasopressina, per l’impiego sia nell’iponatriemia euvolemica che ipervolemica.

Medici del Lenox Hill Hospital a New York negli Stati Uniti, hanno presentato la propria esperienza riguardante 10 pazienti, trattati con Conivaptan.

I pazienti persentavano ipernatriemia euvolemica con livelli plasmatici di sodio inferiori a 128 mEq/l.

Conivaptan è stato somministrato in tutti i pazienti, utilizzando lo stesso protocollo: dose di carico per via endovenosa di 20 mg, seguita da infusione continua per 24 ore di 20 mg.

Sei dei 10 pazienti ha presentato una risposta eccellente alla terapia, con livelli plasmatici di sodio in crescita, in media, di 8.5 mEq/l ( gli aumenti variavano da 7 a 12 mEq/l nell’arco delle 24 ore ).

Non sono stati osservati cambiamenti riguardo ai livelli plasmatici di potassio o della pressione arteriosa.

Due pazienti hanno presentato una riduzione dell’osmolarità urinaria senza un significativo aumento dei livelli di natriemia.
Altri 2 pazienti hanno manifestato solo lievi riduzioni nell’osmolarità urinaria, e nessun significativo aumento nei livelli plasmatici di sodio.

I dati hanno rivelato che Conivaptan è utile nel trattamento dell’iponatriemia significativa.
Solo un paziente è andato incontro ad una riduzione pressoria durante l’infusione di Conivaptan, con risposta alla cessazione dell’infusione e terapia di sostituzione salina. ( Xagena2008 )

Metzger BL et al, Int Urol Nephrol 2008; Epub ahead of print


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