Il vantaggio della prevenzione primaria con defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) nei pazienti con malattia renale cronica non è ben definito.
È stata effettuata una meta-analisi di dati da studi randomizzati controllati con pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica e frazione di eiezione ventricolare sinistra minore del 35%.
Da 7 studi controllati e randomizzati disponibili sono stati selezionati gli studi con dati disponibili per covariate importanti.
Gli studi senza dati sulla velocità di filtrazione glomerulare stimata basale ( eGFR ) sono stati esclusi.
È stato esaminato l’effetto della prevenzione primaria con ICD rispetto alla cura standard in base a eGFR.
Sono stati inclusi i dati dello studio MADIT-I ( Multicenter Automatic Defibrillator Implantation Trial I ), MADIT-II e SCD-HeFT ( Sudden Cardiac Death in Heart Failure Trial ).
Sono stati inclusi 2.867 pazienti; il 36.3% aveva eGFR minore di 60 ml/min/1.73 m2.
La stima della probabilità di morte durante il follow-up è stata del 43.3% per i 1.334 pazienti che hanno ricevuto le cure standard e 35.8% per i 1.533 destinatari di ICD.
Dopo aggiustamento per le differenze di base, è emerso che il beneficio di sopravvivenza da ICD rispetto alla terapia tradizionale dipendeva da eGFR ( probabilità a posteriori per interazione nulla P minore di 0.001 ).
L’ICD è stato associato a un beneficio di sopravvivenza per i pazienti con eGFR maggiore o uguale a 60 ml/min/1.73 m2 ( hazard ratio, HR aggiustato, 0.49 ), ma non per i pazienti con eGFR minore di 60 ml/min/1.73 m2 ( HR aggiustato 0.80 ).
eGFR non ha modificato l'associazione tra ICD e ri-ospedalizzazione.
Le limitazioni della meta-analisi consistevano nel fatto che erano disponibili pochi pazienti con eGFR inferiore a 30 ml/min/1.73 m2.
Le differenze nelle tecniche di misurazione di studio contro studio possono aver portato a confondimenti residui.
In conclusione, le riduzioni di eGFR basale diminuiscono il beneficio di sopravvivenza associato a ICD.
Questi risultati devono essere confermati da ulteriori studi specificamente effettuati con pazienti con eGFR variabili. ( Xagena2014 )
Pun PH et al, Am J Kidney Dis 2014;64:32-39
Nefro2014 Cardio2014