Lo studio CARDS ( Collaborative Atorvastatin Diabetes Study ) ha esaminato se l’Atorvastatina ( Torvast ) sia in grado di influenzare la nefropatia diabetica e se l’effetto dell’Atorvastatina sulla malattia cardiovascolare possa variare in base allo stato renale nei pazienti con diabete.
Allo studio hanno preso parte pazienti ( n=2.838 ) con diabete di tipo 2 e nessuna precedente malattia cardiovascolare.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Atorvastatina 10 mg/die, oppure a placebo.
Il periodo osservazionale medio è stato di 3.9 anni.
Al basale, il 34% dei pazienti presentava una velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) di 30-60 ml/min/1.73 m(2).
Il trattamento con Atorvastatina era associato a un modesto miglioramento nel cambiamento annuale di eGFR [ netto: 0.18 ml/min/1.73 m(2); p=0.01 ], che era più apparente nei pazienti con albuminuria [ miglioramento netto: 0.38 ml/min/1.73 m(2); p=0.03 ].
Al basale, il 21.5% dei pazienti presentava albuminuria e un ulteriore 6.8% ha sviluppato albuminuria durante il follow-up.
Atorvastatina non ha influenzato l’incidenza di albuminuria ( hazard ratio, HR=1.49; p=0.03 ) o la regressione a normoalbuminuria ( HR=1.19: p=0.06 ).
In 970 pazienti con un moderatamente ridotto valore di eGFR di 30-60 ml/min/1.73 m(2), è stata riscontrata una riduzione del 42% nell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori ( MACE ) nel gruppo trattato con la statina, tra cui una riduzione del 61% di ictus.
Questo effetto era simile alla riduzione del 37% ( p
Dallo studio è emerso un modesto effetto benefico dell’Atorvastatina sulla velocità di filtrazione glomerulare stimata, particolarmente nei pazienti con albuminuria.
L’Atorvastatina, che non influenza l’incidenza di albuminuria, è risultata efficace nel ridurre il tasso di malattia cardiovascolare nei soggetti con o senza un eGFR moderatamente ridotta. ( Xagena2009 )
Colhoun HM et al, Am J Kidney Dis 2009; Epub ahead of print
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