La fibrillazione atriale è frequente nei pazienti con malattia renale cronica. Tuttavia, non sono noti gli effetti a lungo termine dello sviluppo di fibrillazione atriale sul rischio di esiti avversi renali in pazienti con insufficienza renale cronica.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare l'associazione tra fibrillazione atriale incidente e rischio di malattia renale allo stadio terminale tra gli adulti con insufficienza renale cronica.
Sono stati studiati adulti con insufficienza renale cronica ( definita come velocità di filtrazione glomerulare stimata eGFR minore di 60 mL/min per 1.73 m2 dalla equazione Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration ), iscritti al Kaiser Permanente Northern California, identificati tra il 2002 e il 2010, e che non avevano avuto precedente malattia renale allo stadio terminale o fibrillazione atriale precedentemente documentata.
Tra 206.229 adulti con insufficienza renale cronica, 16.463 hanno sviluppato fibrillazione atriale incidente.
Nel corso di un follow-up medio di 5.1 anni, si sono verificati 345 casi di malattia renale all'ultimo stadio dopo lo sviluppo di fibrillazione atriale incidente ( 74 per 1.000 anni-persona ), rispetto ai 6.505 casi di malattia renale all'ultimo stadio durante i periodi senza fibrillazione atriale ( 64 per 1000 anni-persona, P minore di 0.001 ).
Dopo aggiustamento per i potenziali fattori confondenti, la fibrillazione atriale incidente è stata associata a un aumento del 67% del tasso di malattia renale all'ultimo stadio ( hazard ratio, HR=1.67 ).
La fibrillazione atriale incidente è indipendentemente associata a un aumentato rischio di sviluppare malattia renale terminale negli adulti con insufficienza renale cronica.
Sono necessari ulteriori studi per identificare i meccanismi potenzialmente modificabili attraverso i quali la fibrillazione atriale porta a un più alto rischio di progressione a malattia renale all'ultimo stadio. ( Xagena2013 )
Bansal N et al, Circulation 2013; 127: 569-574
Nefro2013 Cardio2013