La fibrosi sistemica nefrogenica si presenta esclusivamente nei pazienti con insufficienza renale.
L’esposizione ai mezzi di contrasto a base di Gadolinio per la risonanza magnetica è stato associato a successivo sviluppo di fibrosi nefrogenica sistemica.
La fibrosi nefrogenica sistemica è caratterizzata da indurimento della cute, con interessamento preferenziale delle estremità.
Inoltre, si può avere coinvolgimento degli organi interni, con esiti fatali.
La biopsia è importante per confermare la diagnosi.
Il principale obiettivo terapeutico è ripristinare la funzione renale.
Per ridurre il rischio di fibrosi nefrogenica sistemica, la funzione renale deve essere determinata prima dell’esposizione ai mezzi di contrasto a base di Gadolinio.
I mezzi di contrasto basati sul Gadolinio per la risonanza magnetica dovrebbero essere evitati in presenza di insufficienza renale avanzata con velocità di filtrazione glomerulare stimata al di sotto di 30 ml/min/1.73 m2, a meno che l’informazione diagnostica sia essenziale e non disponibile con le tecniche di risonanza magnetica per immagini senza contrasto.
E’ opportuno non eccedere nelle dosi raccomandate di agente di contrasto.
Inoltre è opportuno lasciare un sufficiente periodo di tempo per l’eliminazione del mezzo di contrasto dall’organismo prima di risomministrare il mezzo di contrasto. ( Xagena2009 )
Kribben A et al, J Am Coll Cardiol 2009; 53:1621-1628
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