L'iponatriemia è comune nei pazienti con patologie quali l'insufficienza cardiaca congestizia, ed è associata a un aumento della mortalità nei pazienti ospedalizzati.
Nei pazienti con malattia renale cronica è di frequente riscontro lo scompenso cardiaco congestizio, ma l'associazione tra concentrazione sierica di sodio e mortalità in questi pazienti non è stata ben definita.
È stata esaminata l'associazione tra concentrazione plasmatica di sodio e mortalità per tutte le cause in una coorte rappresentativa a livello nazionale di 655.493 veterani degli Stati Uniti con malattia renale cronica non-dipendente da dialisi ( 95.961 [ 15% ] con insufficienza cardiaca congestizia ).
Nel corso di un follow-up medio di 5.5 anni, sono deceduti in totale 193.956 pazienti ( tasso di mortalità, 62.5/1000 anni-paziente ).
L'associazione tra livello di sodio nel siero e mortalità ha formato una curva a U, con la più bassa mortalità osservata nei pazienti con livello di sodio di 140 mEq/L, e con entrambi i livelli, inferiore e superiore, che hanno mostrato associazioni significative con un aumento della mortalità.
I pazienti con livelli sierici di sodio inferiori a 130, da 130 a 135.9, da 145.1 a 150, e maggiori o uguali a 150 mEq/L, rispetto a 136-145 mEq/L, hanno avuto hazard ratio di mortalità aggiustati per multivariate di 1.9, 1.28, 1.33 e 1.56 ( P minore di 0.001 per tutti ).
Le associazioni sono rimaste rilevanti nei sottogruppi di pazienti con e senza insufficienza cardiaca congestizia.
In conclusione, sia livelli bassi che alti di sodio sierico sono risultati indipendentemente associati a una maggiore mortalità nei pazienti con malattia renale cronica non-dipendente da dialisi, indipendentemente dalla presenza o assenza di insufficienza cardiaca congestizia. ( Xagena2012 )
Kovesdy CP et al, Circulation 2012; 125: 677-684
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