Il trattamento ottimale della grave nefrite lupica è ancora controverso.
La somministrazione di steroidi e di Ciclofosfamide sembra risultare efficace. Tuttavia circa il 15% dei pazienti sono refrattari al trattamento con Ciclofosfamide, ed una percentuale di pazienti compresa tra il 30 ed il 50% sviluppa malattia renale allo stadio terminale.
Inoltre la tossicità gonadica della Ciclofosfamide rappresenta un limite all’impiego del farmaco nei pazienti in età riproduttiva.
Il Micofenolato Mofetil ( CellCept ) è un nuovo farmaco immunosoppressore che inibisce in modo selettivo i linfociti attivati e le cellule mesangiali renali.
Questo farmaco è già impiegato nel trapianto d’organo, dove ha dimostrato di essere più sicuro rispetto all’Azatioprina nella prevenzione del rigetto.
I dati ottenuti su modelli sperimentali di glomerulonefrite immuno-immediata , ed in modo particolare nella nefrite ludica , hanno mostrato che il Micofenolato Mofetil migliora i fenomeni autoimmuni, ritarda il danno renale e migliora l’outcome.
Nonostante l’impiego del Micofenolato Mofetil nella nefrite lupica sia ancora preliminare, ci sono indicazioni che confermano la sua efficacia, anche nei pazienti che non rispondono ai farmaci citotossici.
Il farmaco è risultato ben tollerato, senza grave tossicità.
La minore tossicità ovarica lo fa prediligere alla Ciclofosfamide nelle donne in età fertile.
Ad oggi mancano, tuttavia, studi di lunga durata sull’impiego del Micofenolato Mofetil nei pazienti con glomerulonefrite lupica. ( Xagena2002 )
Mok CC , Lai Kn, Am J Kidney Dis 2002; 40: 447-457