Le persone sottoposte a trapianto renale sono ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
Lo studio ALERT ( Assessment of LEscol in Renal Transplantation ) ha valutato gli effetti del farmaco ipocolesterolemizzante, Fluvastatina ( Lescol ) sulle persone a cui è stato trapiantato un rene.
Lo studio ha interessato 2.102 pazienti con livelli di colesterolo totale di 4-9 mmol/L che sono stati assegnati in modo random a Fluvastatina (n=1050) o a placebo (n=1052).
L’end point primario era rappresentato dal presentarsi dei MACE ( eventi avversi maggiori a livello cardiaco ) , come: morte cardiaca, infarto miocardico non fatale, necessità di intervento coronarico percutaneo (PCI).
L’end point secondario invece comprendeva: singoli eventi cardiaci, eventi cerebrovascolari, morte non cardiovascolare, mortalità per tutte le cause, aumento dei valori di creatinina sierica.
Dopo un periodo di follow-up medio di 5,1 anni, la Fluvastatina ha ridotto le concentrazioni di colesterolo LDL del 32%.
La riduzione del rischio con la Fluvastatina dell’end point primario ( RR= 0,83 ) non è risultata significativa, sebbene si sia osservato un numero minore di morti o infarti miocardici non fatali ( 70 versus 104 )..
Non ci sono state differenze significative tra il gruppo Fluvastatina ed il gruppo placebo riguardo alla necessità di interventi coronarici percutanei e all’end point secondario. ( Xagena2003 )
Holdaas H et al, Lancet , published online June 3, 2003
Nefro2003 Cardio2003 Farma2003