L’obiettivo di uno studio è stato quello di valutare la sicurezza e l'efficacia di Rosuvastatina ( Crestor ) per prevenire il danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto ( CI-AKI ) nei pazienti con diabete mellito e malattia renale cronica.
Il danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto è una complicanza importante che può verificarsi dopo l’iniezione di mezzo di contrasto.
Sebbene piccoli studi abbiano mostrato risultati positivi con la terapia con statine, il ruolo della terapia con questi farmaci nella prevenzione del danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto è rimasto sconosciuto.
Sono stati randomizzati 2.998 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e concomitante insufficienza renale cronica sottoposti ad angiografia arteriosa periferica / coronarica con o senza intervento percutaneo a ricevere Rosuvastatina 10 mg/die ( n=1.498 ) per 5 giorni ( 2 giorni prima e 3 giorni dopo la procedura ) o terapia standard ( n=1.500 ).
La funzione renale dei pazienti è stata valutata al basale, 48 ore e 72 ore dopo l'esposizione al mezzo di contrasto.
L'endpoint primario dello studio era lo sviluppo di danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto, definito come un aumento della concentrazione di creatinina sierica uguale o superiore a 0.5 mg/dl ( 44.2 mmol/l ) o dello 0.25% rispetto ai valori basali 72 ore dopo l'esposizione al mezzo di contrasto.
I pazienti randomizzati nel gruppo Rosuvastatina hanno presentato una incidenza significativamente più bassa di danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto rispetto ai controlli ( 2.3% versus 3.9%, rispettivamente, P=0.01 ).
Durante 30 giorni di follow-up, il tasso di peggioramento della insufficienza cardiaca è risultato significativamente più basso nei pazienti trattati con Rosuvastatina rispetto a quelli del gruppo di controllo ( 2.6% vs 4.3%, rispettivamente, P=0.02 ).
In conclusione, la Rosuvastatina ha ridotto significativamente il rischio di danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto nei pazienti con diabete mellito e malattia renale cronica sottoposti ad iniezione arteriosa di mezzo di contrasto. ( Xagena2014 )
Han Y et al, J Am Coll Cardiol 2014; 63: 62-70
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