La nefropatia diabetica sta diventando la singola causa più importante di malattia renale ad ultimo stadio.
E’ stato dimostrato che il sistema renina-angiotensina rappresenta un potenziale target terapeutico.
Lo studio RENAAL ( The Reducion of Endpoints in NIDDM with the Angiotensin II Receptor Antagonist Losartan ) ha coinvolto 1.513 pazienti con diabete di tipo 2 e nefropatia.
Il periodo di osservazione è stato di 3,4 anni.
I pazienti sono stati randomizzati al Losartan ( Cozaar ) o al placebo , oltre alla terapia antipertensiva convenzionale, i cui dosaggi erano aggiustati in modo da raggiungere l’obiettivo pressorio inferiore a 140/90 mmHg.
Il trattamento con Losartan ha prodotto dei benefici significativi , che non possono essere spiegati con la sola attività d riduzione della pressione sanguigna.
L’end point composito primario è stato ridotto del 16% ( p=0.02 ) nel gruppo Losartan.
Il Losartan ha ridotto l’incidenza di creatinina plasmatica ( -25% ; p= 0.006 ) e della malattia renale ad ultimo stadio ( -28% ; p= 0.002 ), ma non ha avuto alcun effetto sulla mortalità.
La percentuale di prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca è stata ridotta nel gruppo Losartan ( -32% ; p= 0.005 ).
Inoltre lo studio RENAAL ha permesso di valutare i fattori di rischio che predicono la malattia renale ad ultimo stadio nei pazienti con diabete di tipo 2.
I 4 fattori indipendenti di rischio sono risultati essere: proteinuria , livelli plasmatici di creatinina, ipoalbuminemia , anemia.
Secondo l’Autore della revisione, poiché la proteinuria rappresenta il più importante predittore di malattia renale ad ultimo stadio , dovrebbe essere misurata in tutti i pazienti con diabete di tipo 2, in modo da identificare coloro che sono a maggior rischio di malattia renale progressiva. ( Xagena2003 )
Nefro2003 Farma2003